Non si contano quasi più le richieste a Vigili del Fuoco,
allAsl per disinfestazioni e gli arrivi in ospedale causati
dalle punture di vespe e nel caso peggiore di calabroni, che negli
ultimi giorni (ESTIVI) hanno raggiunto picchi altissimi.
Proprio i calabroni sembrano essere nelle calde settimane
di agosto l'incubo dei molti, che tornati dalle vacanze si sono
ritrovati, in qualche angolo della casa un bel nido di calabroni,
che nella più totale tranquillità di una casa lasciata
vuota per le vacanze hanno sapientemente costruito la propria dimora,
che in alcuni casi raggiunge dimensioni notevoli.
Nel momento della sgradita sorpresa l'allarmismo la fa da padrone
e le telefonate ai Vigili del Fuoco non si contano (non tutti
sanno che non effettuano più interventi sui nidi di calabroni
e vespe), così come le richieste all'Asl per le disinfestazioni.
Insomma il servizio disinfestazione dellAzienda sanitaria
provinciale ha un bel da fare e i tempi di attesa sono di una settimana
e più.. "Gli utenti - quando scoprono il nido diventano
impazienti e vogliono che venga eliminato il prima possibile"
Certo trovarsi di fronte a nidi di calabrone con un diametro
di trenta o quaranta centimetri non farà trascorrere
sonni tranquilli ai malcapitati. Queste possono essere, infatti,
le dimensioni delle dimore dell'imenottero più grande in
Italia, che stabilisce la sua tana nei cassonetti delle tapparelle,
nei sottotetti, sottogrondaie. "I calabroni a differenza
di api e vespe, che foraggiano sui fiori, sono predatori e come
tali sono anche fastidiosi alle coltivazioni, poiché si nutrono
di frutti succosi come albicocche, pesche, causando danni agli alberi
da frutto - costruisce grossi nidi, che arrivano anche al metro
di larghezza con un materiale simile alla carta compressa, che ricava
masticando legno, ci si trova col le persiane mangiate dai calabroni."
"Le zone scelte sono i sottotetti, sottogrondaie, perché
riparate dalla pioggia, ma nello stesso tempo esposte al sole e
al caldo"
.Le colonie di calabroni sono numerose e possono raggiungere anche
il migliaio di individui.
" È vero che la puntura del calabrone è molta
dolorosa e in alcuni casi può provocare shock anafilattici,
ha infatti un pungiglione lungo tre o quattro centimetri ed è
in grado di iniettare dosi enormi di veleno".
" È altresì vero che il calabrone, in quanto
insetto sociale, usa difendere la sua dimora e se stesso e attacca
solo nel momento in cui si sente minacciato".Evitare quindi
movimenti inconsulti e bruschi vicino al nido, considerato che con
il caldo questo perfetto volatore, diventa molto attivo e, a dispetto
dell'inverno, che lo costringe a movimenti rallentati, attacca con
velocità fulminea.
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